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lunedì 19 novembre 2007

Intervista tratta da Riviera24.it

Pierpaolo Pizzimbone lancia un messaggio "Noi ci siamo e vogliamo essere ascoltati"

Imperia - L'imprenditore imperiese, da poco entrato nel direttivo nazionale dei Circoli del Senatore Marcello Dell'Utri, lancia un messaggio a Claudio Scajola e parla della nomina di Maurizio Zoccarato come nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia

Pierpaolo Pizzimbone (a sinistra) con Dell'Utri, Scajola, Taormina, e il fratello Giovanni Battista

In un momento in cui la politica viene vista, a torto o a ragione, con grande diffidenza dagli italiani è interessante capire come i partiti si organizzino per cercare di recuperare quel rapporto con la base che appare non più solido come un tempo. Senza arrivare agli eccessi alla Beppe Grillo, che lasciano il tempo che trovano, il cittadino non considera i politici come persone vicine e soprattutto non vede in loro la risposta ai propri problemi, forse perché spesso non lo sono proprio. In questi giorni si è svolto ad Imperia il congresso provinciale di Forza Italia, il primo partito in termini di voti nella nostra zona, che ha portato all'elezione di un coordinatore giovanissimo, il 32enne Maurizio Zoccarato. I giovani, quelli che sarebbero i meno affezionati alla politica, vengono quindi invogliati a scendere in campo e a prendere le redini dei partiti anche per svecchiarne l'immagine. Parallelamente si è svolta a Montecatini una convention dei "Circoli del buon Governo" guidati dal Senatore Marcello Dell'Utri, una delle anime di Forza Italia. Tra i principali esponenti di questi circoli, il direttivo nazionale è composto da sole 30 persone in tutt'Italia, è stato ora nominato un altro imperiese, l'imprenditore Pierpaolo Pizzimbone anche lui giovanissimo. Si apre quindi un caso con due rampolli di Forza Italia, entrambi imperiesi, legati a due diverse idee di pensiero del partito, Pizzimbone con Dell'Utri e Zoccarato con Scajola leader incontrastato degli azzurri. Perché è accaduto questo ? Ne parliamo oggi proprio con Pierpaolo Pizzimbone.

Quale è stato il significato di questa due giorni a Montecatini ?
"E' stato un momento storico perché c'è stata la trasformazione dei Circoli che non sono più solo un movimento culturale, e quindi alternativo alla cultura di sinistra, ma ora entrati attivamente all'interno della politica di Forza Italia diventandone, come ha detto il Senatore Dell'Utri, una costola e quindi una parte forte".
In quest'occasione lei è entrato a far parte del direttivo nazionale dei Circoli, composto da sole 30 persone, come è avvenuto ?
"C'è stata una prima votazione degli iscritti e dei simpatizzanti, con un grande successo di adesioni con 8500 votanti in tutto, per eleggere 15 membri. Questi aggiunti agli 11 che c'erano già e a 4 nominati dal presidente Dell'Utri compongono il direttivo nazionale. Io sono una delle quattro persone scelte direttamente da Dell'Utri e sono l'unico ligure".
Questo cosa significa per lei adesso ?
"Con questo avvenimento storico dei Circoli, di trasformarsi e di vuole avere un ruolo di primo piano in politica, si è verificata l'esigenza di un direttivo nazionale. Sono quindi orgoglioso di poterne far parte, anche come dimostrazione che i rapporti di amicizia con il Senatore Dell'Utri sono solidi e che godo della sua stima. Spero di ricambiarlo non solo con l'impegno che sto mettendo, ormai da quasi quattro anni, ma anche con risultati soprattutto a livello locale. Voglio essere una giusta voce ed un occhio vigile ed attento su quello che succede anche in provincia di Imperia".
Come siete organizzati qui nell'imperiese ?
"Dell'Utri segue i Circoli dal 1997 e se li è inaugurati tutti uno per uno, girando l'Italia intera, dedicandoci anima e corpo. Noi siamo partiti nel 2004 con il primo Circolo ad Imperia. Dopo un inizio, in cui eravamo in pochi a credere in quest'avventura, ora qualche frutto lo stiamo raccogliendo, abbiamo infatti inaugurato più di 33 circoli con quasi 500 iscritti".
Su quali basi lavorate ?
"Noi lavoriamo soprattutto sui giovani. Quello che mi ha infatti convinto nell'accettare l'incarico nel consiglio direttivo, come ho detto sul palco a Montecatini, è proprio vedere la spinta e le idee dei giovani che hanno circondato la segreteria nazionale dei Circoli. In questi anni ho conosciuto giovani sani che non solo hanno voglia di fare politica e di tornarne a parlare, ma che hanno anche idee forti, questo mi ha dato la spinta definitiva che forse mi mancava per prendere la decisione. Ho visto che loro sono riusciti a costruire già qualcosa, cosa che purtroppo qui in provincia di Imperia vedo ancora poco, per questo il mio impegno sarà profuso maggiormente per questo obiettivo".
Eppure proprio qui si parla di dare maggiore spazio ai giovani, anche all'interno di Forza Italia, contemporaneamente a Montecatini c'è stato infatti il congresso del partito che ha portato all'elezione del 32enne Maurizio Zoccarato come coordinatore provinciale.
"Intanto gli faccio un grosso augurio perché è un amico ed è un ragazzo che stimo moltissimo, non solo per la sua intelligenza politica, ma anche perché è un giovane che in questi anni ha si è dedicato molto in termini concreti e di tempo. Mi auguro che abbia la possibilità di cambiare qualcosa e dimostrare che le sue idee sono ascoltate. Se nessuno vuole dare voce ai giovani o gli si vuole imporre idee già decise dall'alto, allora si è solamente messo una facciata e basta, io mi auguro che Zoccarato riesca veramente a cambiare qualcosa".
Dalle sue parole sembra però di intuire che sia difficile, secondo lei, che questo avvenga.
"Certamente è un processo complicato che richiederà anche del tempo, non parlo solo della provincia di Imperia ma anche del resto d'Italia, perché dar spazio ai giovani è difficile soprattutto quando si è abituati a gestire il potere. A parole tutti sono disponibili a parlare di questo ricambio generazionale e di una nuova classe dirigente. Non si può però mettere i giovani davanti nelle prime file allo sbaraglio senza un'esperienza adeguata ed una preparazione corretta. Proprio per questo il Circolo ha creato una scuola di politica al suo interno, proprio per dare la possibilità ai giovani di imparare. Le idee, infatti, bastano, bisogna poi essere anche concreti per metterle in pratica. Serve una preparazione adeguata per confrontarsi con i nostri modelli, che nel mio caso è Marcello Dell'Utri in altri casi come in questa realtà è Claudio Scajola".
Come vi ponete allora a livello locale con il leader Claudio Scajola ?
"Noi siamo a disposizione. Così come il Senatore Dell'Utri ha lanciato il messaggio a Berlusconi dicendo "Noi ci siamo e vogliamo essere una realtà ascoltata", io ora giro queste parole a Scajola. E' chiaro poi che noi comunque faremo in ogni caso la nostra strada, come abbiamo fatto fino ad adesso, da soli senza l'aiuto di nessuno se non di quelli che credono nei nostri valori e nelle nostre idee. Ci auguriamo che non venga commesso l'errore già registrato in passato, e non solo con noi, che questo appello non venga ascoltato".

di Federico Marchi

19/11/2007

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